Happy Hour e la sua evoluzione: la qualità del food pairing determina il successo del locale.

Happy Hour e la sua evoluzione: la qualità del food pairing determina il successo del locale.

Vi siete mai chiesti come è nata la tradizione dell’happy hour?

Happy Hour, una storia lunga un secolo!

Per scoprirlo, dobbiamo tornare indietro nel tempo, precisamente all’inizio del 1900. Si narra che la parola “happy hour” fosse usata sulle navi della marina militare degli Stati Uniti d’America. Era il momento della ricreazione per i marinai: si cantava, si suonava e si sfogava lo stress della giornata con attività come la boxe e la lotta a mani nude.

Il vero cambiamento, però, avvenne durante il proibizionismo in America, dal 1920 al 1933. È in questo periodo che “happy hour” cominciò a essere associato all’alcool. Nei club, infatti, l’ora felice era quella in cui ci si ritrovava con un bicchiere in mano, al riparo dai divieti di consumare bevande alcoliche.

L’happy hour divenne un simbolo di ribellione contro le rigide normative dell’epoca, un momento di evasione e di socialità nascosta.

Negli anni ’60, l’happy hour si trasformò in una fortunata pratica commerciale. I bar iniziarono a ridurre i prezzi degli alcolici tra le 16 e le 18, mentre alcuni locali preferirono aumentare le dosi dei drink allo stesso prezzo. Questo fu un vero e proprio boom, che trasformò l’happy hour in un appuntamento fisso per chiunque desiderasse rilassarsi dopo una giornata di lavoro.

L’happy hour però col tempo si è evoluto.

Alcuni locali iniziarono a offrire anche stuzzichini gratuiti, buffet e finger food, trasformando il momento dell’aperitivo in un’esperienza gastronomica. Cocktail innovativi, nuove tendenze culinarie e atmosfere ricercate resero l’happy hour un appuntamento imperdibile.

In Italia, il concetto di aperitivo, strettamente legato all’happy hour, ha radici ancora più antiche. Risale infatti al XVIII secolo, quando Antonio Benedetto Carpano inventò il vermouth a Torino nel 1786. Questo vino aromatizzato, grazie alle sue proprietà digestive, divenne presto la bevanda ideale da consumare prima dei pasti. L’aperitivo si diffuse rapidamente, diventando un rito sociale e conviviale.

Milano, negli anni ’80, portò l’aperitivo a nuovi livelli con il cosiddetto “apericena”, dove i bar offrivano un ricco buffet di cibo in accompagnamento ai drink, trasformando l’aperitivo in un vero e proprio evento.

L’happy hour è diventato anche un fenomeno social

Oggi, con l’avvento dei social media, l’happy hour ha rinnovato la sua vete comunicativa, con locali che promuovono le loro offerte su Instagram e Facebook, attirando una clientela sempre più vasta e diversificata.

Insomma, l’happy hour ha una storia affascinante e complessa, che si è evoluta tra proibizioni e strategie commerciali. Da momento di ricreazione per marinai a simbolo di ribellione, fino a diventare una consolidata tradizione sociale e culinaria, l’happy hour continua a essere un appuntamento amato in tutto il mondo.

Happy Hour: dall’aperitivo con patatine e olive ascolane a esperienza gastronomica

L’happy hour non è più quello di una volta. Se fino a qualche decennio fa bastava offrire qualche stuzzichino per accompagnare gli aperitivi, oggi il food pairing è diventato il vero fattore differenziante che può determinare il successo o il fallimento di un locale.

I numeri del successo gourmet

Oggi il mercato italiano dell’aperitivo si stima valga circa 4,5 miliardi di euro e la proposta gastronomica influenza sempre di più la scelta del consumatore.

Le nuove tendenze del No-Low Alcol

L’evoluzione dell’happy hour gourmet si integra perfettamente con le nuove tendenze del consumo responsabile. L’offerta di opzioni a basso tenore alcolico o analcoliche, accompagnate da mocktail , risponde ai desideri di leggerezza delle nuove generazioni.

La formula del successo

Dal punto di vista economico, l’utilizzo di materie prime di qualità comporta una maggiore spesa iniziale, ma viene bilanciata da margini più ampi grazie ai prezzi più elevati che si possono applicare. Inoltre, la percezione di buona offerta e qualità riduce la sensibilità del cliente al prezzo e consente un posizionamento superiore.

Chi vive un’esperienza di aperitivo gourmet, con abbinamenti studiati e materie prime selezionate, tende a tornare e a diventare promotore del locale stesso.

Oltre il semplice aperitivo

L’happy hour moderno si è trasformato da semplice momento di consumo a esperienza completa.

Con l’avvento dei social media, è diventato anche un fenomeno digital, con locali che promuovono le loro offerte sui social per attrarre una clientela sempre più vasta e diversificata.

Il posizionamento di un locale passa dunque anche attraverso la capacità di elevare il rito dell’aperitivo a momento esperienziale. In uno scenario di crescente competizione, investire nella componente food con ingredienti distintivi e attenzione alla sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità per emergere e prosperare nel mercato dell’ospitalità contemporanea.

Pubblicato da Dammiundrink.it

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